1. Durante la fase REM, i muscoli si paralizzano
Mentre la mente è impegnata nell’attività onirica, il corpo paralizza in via precauzionale i muscoli delle braccia e delle gambe, in modo da non lasciarci mettere in pratica quello che sperimentiamo nei sogni. Non a caso, infatti, le persone che soffrono di sonnambulismo non agiscono durante la fase REM, bensì durante le fasi del riposo prive di sogni.
2. Gli umani sono gli unici mammiferi che ritardano volontariamente il sonno
Ebbene, sì: noi umani siamo l’unica specie in grado di ignorare i segnali di stanchezza e ritardare il momento in cui andare a coricarci. Si tratta, però, di un fenomeno abbastanza recente: l’avvento dell’illuminazione artificiale, della televisione e di internet hanno infatti allungato progressivamente il tempo di veglia, impattando negativamente sul nostro riposo notturno.
3. Non abbiamo sempre sognato a colori
Prima della televisione in technicolor, infatti, solo una ridotta percentuale di persone sognava a colori. Proprio per questo è più probabile che le persone abituate alla TV in bianco e nero facciano sogni nelle tonalità del grigio.
4. Sonno e alcool non vanno d’accordo
Esagerare con l’alcol ha indubbiamente un impatto negativo sulla qualità del sonno. Inoltre, l’alcol ha effetti molto più forti se consumato da una persona con poche ore di sonno alle spalle. Si calcola che dopo cinque giorni di parziale privazione di sonno, tre bevande alcoliche abbiano lo stesso effetto di sei sull’organismo di una persona riposata.
Allo stesso tempo, chi rimane sveglio per 17 ore consecutive vedrà le proprie prestazioni calare al livello di una persona con un tasso alcolemico dello 0.5%. Dormire poco ha poi un impatto così enorme sui tempi di risposta, sulla precisione e su altre abilità cognitive che è paragonabile allo stato di ubriachezza, con conseguenze spesso letali. In sintesi: guidare da assonnati è un po’ come guidare da ubriachi.
5. Fare sport aiuta a dormire meglio
Sono sufficienti 75 minuti di esercizio fisico ad alta intensità o 150 minuti di esercizio fisico di moderata intensità a settimana per ridurre la sonnolenza diurna e migliorare i propri livelli di concentrazione, anche in caso di stanchezza.
6. Durante il sonno si bruciano calorie
Mentre dormiamo, il nostro metabolismo rallenta, ma non si ferma: perciò bruciamo calorie anche da sdraiati. In particolare, l’attività cerebrale risulta molto intensa nella fase REM, che richiede molta energia. Si calcola, infatti, che con otto ore di riposo si consumino circa 50 kcal ogni ora, per un totale di 400 kcal a notte.
7. Il colore degli occhi potrebbe influenzare il sonno
Le persone con occhi chiari sembra risentano maggiormente dell’esposizione alla luce nelle ore serali e notturne. E così, il rilascio della melatonina, nota anche come l’ormone del sonno, viene ritardato con più frequenza rispetto alle persone con occhi scuri.
8. Quasi il 50% delle persone dorme con gli occhi aperti
Fino al 50% della popolazione può avere una condizione nota come lagoftalmo notturno, che impedisce alle palpebre di chiudersi completamente durante il sonno.
9. Gli scienziati non sanno perché dormiamo
Da un punto di vista evolutivo dormire non avrebbe molto senso perché ci avrebbe reso vulnerabili ai predatori, togliendo inoltre tempo al nutrimento e all’accoppiamento. D’altro canto, però, dormire avrebbe una serie di aspetti positivi che includono: il risparmio di energie, la manutenzione cellulare, l’apprendimento e la formazione della memoria. Tuttavia, gli scienziati non sono ancora in grado di stabilire con certezza perché dormiamo.
10. Dormire poco fa aumentare di peso
Una notte insonne aumenta i livelli di grelina, l’ormone della fame, e abbassa i livelli di leptina, l’ormone responsabile della sensazione di sazietà: di conseguenza, chi dorme poco può sperimentare un aumento dell’appetito. A lungo termine, la privazione del sonno può aumentare il rischio di sviluppare diabete o problemi cardiaci, anche a causa dell’aumento di peso.
11. A volte, dormiamo senza accorgercene
Nel corso della vita, è probabile che ci scappi un pisolino che va dai 3 ai 30 secondi senza nemmeno rendercene conto. Si tratta di episodi di micro-sonno e spesso si verificano ad occhi aperti.